I RAPPORTI DI RAMESSE II CON I POPOLI VICINI

Era noto da tempo che il faraone fosse poco incline ad avere buoni rapporti con il vicinato, infatti avvenne che Ramesse portò l’attacco decisivo contro il popolo ittita e tutta la regione attigua, estendendo il suo dominio su Gerusalemme, Ur, Damasco e Gerico.

Ma la battaglia fra i pesci Ittiti e il pollame faraonico continuò fino a che la minaccia degli Assiri non si fece pesante e per contrastarli arrivarono persino a stipulare un trattato di pace e collaborazione che prevedeva un patto di non aggressione, cose dell’altro mondo ma soprattutto assai ipocrite, inoltre si stabilì il riconoscimento dei reciproci confini, regole sull’estradizione dei fuggitivi e un patto di mutua assistenza in caso di attacco da parte di terzi.

Per suggellare questo accordo Ramesse sposò inoltre una principessa ittita, la figlia di Hattusili. Non sappiamo se questa clausola fu cercata o subita dal faraone. Il trattato, comunque, perse ben presto di importanza per l’Egitto, poiché arrivò una seconda ondata di popolazioni indoeuropee che travolse gli ittiti; naturalmente la sposa se la tenne ben stretta.

Nel 1250 secondo gli esperti che, come è noto, non godono della nostra fiducia e credibilità, inizia il mitico esodo del popolo ebreo verso la terra promessa e contemporaneamente si narra che fu edificato il tempio di Abu Simbel, questi due fatti sembrano una mera coincidenza ma noi non crediamo alle coincidenze nella storia e questi fatti li mettiamo insieme lasciando a voi ogni pia elucubrazione sul suo significato. Questi fatti trovano riscontro anche nella bibbia, fonte degna di nota e decisamente più attendibile degli esperti.

Nel 1248 Ramesse fu costretto a celebrare la festa di Sed in quanto aveva compiuto trent’anni di regno, sembra che non ne avesse alquanto voglia se non altro per pura scaramanzia.

Per Ramesse, che non era un festaiolo fu un anno tribolato e pieno di frustrazioni, perché dovette presenziare a tutte le feste e non aveva il tempo di fare guerra a qualcuno, che in realtà era il suo vero passatempo preferito.

Nel 1245 gli assiri sconfissero gli ittiti e con i proverbiali colpi di assi occuparono Babilonia saccheggiando e deturbando tutti i templi.

In quel tempo gli assiri erano governati dal Re Tukulti-Numurta il cui nome ha già un sapore sinistro e infatti egli fu crudele tanto che i figli gli si rivoltarono contro e uno di loro, esasperato, lo assassinò.

Nel 1240, Ramesse, finiti i festeggiamenti, riprese a scorrazzare per il mondo conosciuto e dovette andare anche in Libia per fermare le orde  di migranti che stavano per entrare nel delta del Nilo.

Come vedete la storia si ripete tristemente e fu proprio questo nefasto intervento del faraone in libia a costituire un pericoloso precedente, egli infatti costruì il primo muro della storia per fermare quei popoli, una linea di difesa fortificata che verrà nei secoli seguenti emulata da diversi soggetti, dimostrando che dalla storia non si impara nulla e di volta in volta certe trovate tornano di moda.

Ci piace annotare che nel 1237 il Re Ittita a seguito di una pesante siccità, che per un popolo di pesci è da considerarsi una immensa iattura, fece costruire diverse dighe di cui una, pensate, è ancora oggi esistente, ciò fa dedurre a come fu grande quella pensata, a come erano stati bravi e a come sono stati inetti quelli che sono venuti dopo e che non sono stati capaci di fare meglio.

Nel 1221 in una zona della Turchia presero casa il popolo dei Lidi, ovvero coloro che migravano dai lidi dei fiumi e si ritrovarono in questa zona che da allora viene chiamata Lidia. Il loro primo Re fu Agrone, ovvero un grande agrume, o così doveva sembrare ai recensori di quel tempo. Questo determinò il carattere agricolo del popolo che fra l’altro fondò una città con il nome di Sardi, forse per dare cittadinanza ad una parte di loro proveniente dalla sardegna.

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