
Potevamo anche andare oltre e rimanere lontani da succulenti inviti che le leggende hanno fornito sul personaggio del Re Mida ma saremmo rimasti con il rimpianto inconsolabile di non avervi inebriato sulle mitiche bufale che la leggenda avvolge questo bizzarro personaggio.
Perciò, avvolti nella volontà di stupirvi, entriamo nella narrazione di quanto rilevato, con estrema irriverenza, a partire dalle avventure, vere o presunte, del Re più invidiato dalla finanza mondiale.
Innanzitutto dobbiamo dire che il famoso tocco aureo gli fu dato direttamente dal dio Dionisio.
In realtà questo non fu un regalo ma bensì una punizione, Mida infatti non poteva fare nulla perché ogni cosa che toccava si trasformava in oro e se per coloro che gli stavano attorno e il tesoriere del regno questa situazione era di una goduria inenarrabile, per lui era un flagello, infatti egli non poteva godere di nulla e dell’oro non se ne faceva nulla, non poteva mangiare, non poteva avere rapporti sessuali, perché tutto si trasformava in “inanimato e inutile oro”.
Frustrato da tale destino si fece accompagnare in giro per l’asia minore nel tentativo di guarire da questa infezione.
In questo girovagare gli venne indicato di provare a lavarsi nel fiume Pattolo, ma non ebbe alcun risultato se non quello di trasformare le sabbie del fiume in oro che fecero la fortuna dei cercatori del tempo.
Come vedete, anche in questo caso, gli americani non hanno inventato niente di nuovo.
Il “povero” Mida era già stato oggetto di brutti scherzi del destino e non tutti sanno che tempo addietro, prima del flagello del tocco aureo, egli fu giudice in una gara musicale, una sorta di X factor antico, fra il dio Apollo, notoriamente portato alle arti e suonatore di lira e Pan, antenato di quel Peter che in futuro avrà il suo spazio nelle leggende.
Questo Pan suonava il flauto in modo magistrale e Mida ne fu conquistato tanto da dare il suo giudizio a favore del flautista, facendo, nel contempo, arrabbiare Apollo che non la prese bene e trasformò le orecchie di Mida in orecchie d’asino.
Come potete facilmente dedurre, la vita di Mida non fu, poi, molto felice, provate a pensare quest’uomo che non poteva toccare nulla e s’aggirava per l’asia minore con le orecchie d’asino.
La fine della leggenda non la conosce realmente nessuno e, forse, qualcuno si sarà ricreduto sulla vita di questo personaggio, spesso ricordato con invidia immeritata.