
Giunti in questa parte del percorso della storia dell’uomo con il sorriso, dobbiamo necessariamente soffermarci e dare spazio ad un personaggio che la Bibbia ci lascia in eredità e che, per quanto possiamo riferire, fu il primo Re succube della moglie, la quale, immaginiamo avesse particolari doti coercitive di convinzione oppure era il Re ad essere tanto debole, insipido ed indeciso da lasciare spazio alla moglie che evidentemente aveva un carattere più forte e deciso del marito; il nome di questa donna? Gezabele, la sua origine, Fenicia, non che ciò avesse particolare rilevanza ma per il popolo di questo regno era comunque una straniera con abitudine poco accomodanti e concilianti con il popolo che rappresentava.
Il regno di Achab iniziò nel 870 a. C. , poco più o poco meno (si sa che gli esperti sulle date non erano proprio dei fulmini) e questa donna, Gezabele, riuscì nel tentativo di convincere suo marito, Achab, Re di Israele, ad abbandonare il Dio di Israele e di convertire lui e il popolo ebreo al culto di Baal.
Finchè si tratta di convincere il marito, benchè Re, convertendolo dietro chissà quale sotterfugio o compenso, è un conto ma riuscire a trascinare in questo cambiamento tutto il popolo deve essere stata una impresa assai difficile e denota una capacità di ammaliamento collettivo da parte della regina a dir poco eccezionale.
Fra l’altro una metamorfosi copernicana se si considera che i principi dei due culti sono diametralmente opposti.
Come già sappiamo e abbiamo immaginato, il culto del Dio Baal si fonda sulle bugie da dire sempre e comunque, raccontare bugie era un dogma e un dovere, tanto che era assolutamente impossibile capire quando una cosa fosse vera e quando invece fosse una dovuta preghiera o un semplice desiderio.
Possiamo dire che Baal è il Dio delle fake news, che come vedete non sono frutto della nostra società globalizzata e digitalmente unita tramite social ma la pratica di dire bugie è assai antica e ben radicata nell’umanità.
Con tutte le bugie che giravano in quel tempo non possiamo essere sicuri se quanto riportato fosse davvero la realtà, solo gli esperti continuano a crederci e, beati loro, non facendosi logiche domande.
Achab se la prende con i profeti, perché essi dicono loro verità.
Un esempio della crudeltà di quel periodo è narrato nell’episodio riguardante un certo Nabot, proprietario di vigne, rinomate cantine ed enoteche diffuse nel regno che il Re, ma in realtà si suppone la regina, voleva impossessarsi (ubriaconi) e visto che il soggetto non aveva alcuna lontana intenzione di vendere ne ad altri ma soprattutto a loro, lo fecero uccidere.
Achab, si dice, morì in battaglia, colpito da una freccia, qualcuno sussurra, da fuoco amico o amica e come predisse il profeta Elia, uno che fu perseguitato dal Re, i cani leccarono il sangue delle sue ferite … non male come anatema e fine di uno spericolato succube Re.
Della regina non si hanno notizie precise, anzi, non si volle dare notizia per lasciare quell’alone di mistero che serve a vendere libri e saggi a tanti esperti anche contemporanei, ma anche perchè i servizi segreti del tempo, antenati del Mossad, da quelle parti, erano già piuttosto bravi a depistare e a cancellare le tracce di persone non gradite … e crediamo che questa regina sia proprio da annoverare fra quelle da dimenticare, ciò nonostante alcune soffiate conducono ad una fine piuttosto cruenta.
Sembrerebbe che la regina morì divorata dai cani, non i suoi ovviamente, ma quelli scatenati dai servizi segreti; la regina tentò inutilmente di di ammaliare anche loro ma senza successo, i cani la divorarono senza lasciare traccia … con gran soddisfazione dei servizi segreti.
avevo già sentito questa storia di Nabot, e di Jezabele, ne parlava Agatha Christie. Ma sembrerebbe che Jezabele sia stata usata come colpevole perchè era straniera, e i figli di Israele piuttosto patriottici, tanto che c’è stato qualche screzio in seguito anche con Gesù, lui sosteneva di dover predicare a tutti, loro invece erano contrari.
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