
Dopo diversi battibecchi mediatici e dispetti reciproci, i polli e i pesci vengono a botte.
Inevitabile fu lo scontro frontale e i due contendenti prepararono la battaglia finale.
La battaglia in preparazione, per le forze messe in campo e per i suoi protagonisti è considerata la prima vera grande battaglia della storia.
A causa dei numerosi giornalisti al seguito, spesso non accreditati e per la maggior parte pagati dai contendenti, è anche la prima battaglia di cui si hanno le cronache dettagliate, ma incredibile a dirsi, proprio per la presenza di tanti giornalisti al seguito noi non sappiamo chi ha davvero vinto, visto che ci sono testi che narrano la vittoria a favore degli Ittiti e altri a favore degli Egizi, ciò testimonia quanto siano attendibili i giornalisti e gli storici fin dai tempi remoti, perciò abbiamo ritenuto interessante e divertente valutare le varie fonti.
Fra le fonti più di parte segnaliamo il “bollettino di Quades”, un giornalino stampato durante la battaglia che ne narrava le gesta in versione filo egiziana e che era venduto nelle maggiori città egizie diventando un vero best seller editoriale.
L’importanza della Siria
Ci siamo domandati quale fossero le ragioni per le quali si è arrivati a questo punto, in questo luogo, e nonostante tutte le ragioni geopolitiche e commerciali che facevano della Siria una zona appetibile, forse, crediamo che entrambe preferivano distruggere in un contenzioso mortale una città lontano dalle loro case e soprattutto lontana dagli occhi dei loro popoli a cui si poteva, in questo modo, raccontare la versione più accomodante senza perdere la faccia in caso di sconfitta.
La Siria, però, si trovava in mezzo alle due grandi potenze politiche e militari della sua epoca: l’impero egiziano e Hatti, l’immenso Impero Ittita. Come è ovvio, ambedue ambivano al dominio di tale regione per sfruttarla a proprio vantaggio. In realtà, oggi si considera che il semplice fatto di controllare la terra siriana significava, 3300 anni fa, l’automatica salita di qualunque nazione all’esclusiva élite di chi meritava il nome di “potenza mondiale”. Così sembrarono capirlo dapprima gli ittiti e gli egizi, poi anche gli assiri.
Nei secoli precedenti in mezzo fra gli Ittiti e gli Egiziani c’era il regno di Mitanni che dopo una lunga guerra con gli egiziani trovarono un accordo sancito dall’immancabile matrimonio fra la figlia del re di Mitanni e il faraone di turno.
Questo equilibrio fu rotto dagli ittiti che attaccarono il Mitanni e conquistarono anche alcune città vassalle degli egiziani i quali reagirono con diverse fortune fino a quando Ramesse decise di puntare sulla totale vittoria finale.
Così la fortezza di Qadeš era divenuta il simbolo della potenza ittita, e malgrado la sua fama di inespugnabilità, fu l’obiettivo finale della campagna militare egiziana.
Venne così il momento di celebrare la battaglia di Qadeš che sarà oggetto del nostro prossimo episodio.