SUMERI: L’EPOCA DI UR NAMMU

Ur Nammu era il Re dei Sumeri, di origine sarda, il suo nome invita inequivocabilmente ad andare (Nammu)… ma andare dove?

In un primo momento il Re porta a spasso per la Mesopotamia i suoi sudditi Sumeri, dimostrandosi così uno stravagante zuzzurellone, un po’ nomade ma forse, soprattutto, non dotato di senso dell’orientamento, trasporta il suo popolo da una parte all’altra della regione.

Mentre il popolo Sumero vagava senza meta, nel vicino Egitto l’ira di Mentone il teppista (al secolo Mentuhotep Il) raggiunge il suo massimo splendore, riuscendo a sconfiggere gli ignoranti Re Eracleopoliani (nel senso vero del termine … essi ignoravano molte cose) , così facendo, egli riunisce l’Egitto.

Da questo momento una nuova era si affacciava nel pollaio lungo il Nilo e la felicità non poteva che portare ad un aumento di uova … ehm di.. .di… insomma, demografico!

Mentre fra i somari, Sumeri, non c’è mai pace, nonostante stiano attraversando un periodo di rinnovato entusiasmo.

Dai monti che dominano il regno Sumero, una città di nome Larsa iniziava ad espandersi guidata dal suo Re Naplanum.

NAPLANUM

Egli era capostipite ed inventore della più potente arma distruttrice, il napalm.

E’ ovvio che egli non poteva essere in grado di costruire un simile mostruoso concentrato chimico, ma in compenso egli ne possedeva l’innata formula che “elargiva” contro i suoi nemici.

I suoi attacchi avvenivano poco dopo pranzo e così anche le battaglie venivano lanciate in concomitanza di questo evento con effetti pressoché immediati e devastanti.

La distruzione regnava sovrana e il vento mefitico scendeva dai monti verso valle, dove senza difese i popoli soccombevano al terribile Re di Larsa.

Ur Nammu tentò di spostarsi, come era solito fare, ma non ebbe scampo.

LA DISCESA DI ISIN

Mentre tutti i Somari sono intenti a proteggersi dagli attacchi nefasti del maleodorante Re di Larsa, Naplanum, un’altra catastrofe sta per abbattersi contro l’ignaro, e a questo punto sfigato, popolo; trattasi degli eterni rivali del maleodorante Naplanum e abitanti della città di Isin, inguaribili invidiosi, guidati dal loro Re, Ishbi-erra, che al contrario del suo rivale egli soffriva di stipsi.

Potranno i somari resistere a due attacchi così diversi?

Mentre la nube (tossica) dei soldati di Naplanum, già imperversava, crediamo sia opportuno recitare qualche sommessa preghiera per questo popolo che, incapace di trovare adeguate mascherine di protezione, non potrà che augurarsi una vittoria e relativa sottomissione ai nuovi pretendenti invasori.

Nel frattempo dobbiamo registrare alcune conseguenze sociali derivate da questo periodo.

Nel regno di Sumer sono state abolite le centraline per la rilevazione di gas nocivi in quanto ritenute delle spie al servizio del terrorismo somaro atte ad individuare la presenza del re.

Nel regno di Sumer sono state bandite tutte le produzioni di profumi e deodoranti in quanto considerati un’arma difensiva pericolosa verso il nuovo re Naplanum.

Nel regno di Sumer non si trovano più mascherine protettive.

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