
Abbiamo lasciato l’Egitto nel pieno caos e continue schermaglie fra Tebe ed Eracleopoli, ancora nord contro sud, senza che nessuno fosse in grado di riportare la pace nel pollaio.
In questo periodo sale al trono di Tebe un certo Mentuhotep II
Condottiero egizio originario di Tebe.
Il suo nome deriva dal suo mento eccessivamente pronunciato e dal suo carattere decisamente iroso che da giovane lo porta ad essere più volte richiamato ed individuato come teppista, spesso espulso da scuola non si era fatto una bella fama.
Una volta diventato faraone, l’ira di Mentone il teppista (al secolo Mentuhotep II) raggiunge il suo massimo splendore, riuscendo a sconfiggere gli ignoranti Re Eracleopoliani, egli, in questo modo riunisce l’Egitto.
Da questo momento una nuova era si affacciava nel pollaio lungo il Nilo e la felicità non poteva che portare ad un aumento di uova … ehm di.. .di… insomma, demografico!
Marzo 2010 a.c.
Una notizia scuote le acque lente e tranquille del grande Nilo, il Faraone Mentuhotep II° spira e nonostante negli ultimi anni abbia sofferto di manie di grandezza egli aveva interpretato la volontà del suo popolo che ora lo piange.
Fin dall’annuncio decine e decine di sudditi colti dalla disperazione chiedevano, con regolare modulo bollato su papiro di prima categoria, di essere seppelliti con il loro faraone.
Alcuni, i più fortunati, riuscirono a coronare il loro sogno, chi ancora vivo, chi oramai mentalmente sopraffatto dal dolore, veniva seppellito insieme al faraone.
Uno di questi, gran nobile mai cresciuto, di nome Meketra, conosciuto come il più grande collezionista di soldatini, insistette nell’essere sepolto accanto ai suoi soldatini.
Nonostante questo ardore mortale, la tomba di Mentuhotep II°, che egli fece costruire con ampio margine di grandezza, prevedendo che in molti lo avrebbero seguito anche dopo la dipartita, risultò ancora non pienamente occupata, pertanto, oltre ai volontari, si procedette al seppellimento anche di altri sudditi scelti a caso per riempire i vuoti affinché a futura memoria non si dicesse che il fu faraone non fosse amato; questo particolare per noi è di secondaria importanza … un po’ meno per i sorteggiati dell’ultima ora.