
CREDENZE PASSATEMPI E ALTRO
Abbiamo conosciuto, nell’articolo precedente, il popolo dei Sumeri e le loro città (dette ci-sta) ed ora ci accingiamo ad entrare nella vita quotidiana di questo popolo.
Occorre premettere che i Sumeri avevano anche delle loro idee sulla creazione dell’universo e sull’oltretomba, che fossero proprio loro non possiamo giurarlo, certamente si distinguevano dagli altri autoctoni indigeni e ne facevano una caratteristica sociale ben distinta, quasi come una setta, questo non toglie che delle idee di siffatte persone non ce ne può fregar di meno, tanto più che queste idee furono scritte dai loro esperti!!!
Impossibile, pertanto, per noi tenerne conto, vista la pessima calligrafia, nonostante che i nostri esperti hanno creduto di decifrarne il corretto contenuto.
Ora, noi non crediamo ai nostri esperti quando interpretano la bella calligrafia, figuriamoci in questo caso dove la traduzione da una pessima calligrafia risultasse una ulteriore deformazione fra colleghi che presumibilmente avevano lo stesso difetto … essere bugiardi!
GLI SCACCHI
Uno dei passatempi più in voga presso i Sumeri era la battaglia con i soldatini: Data la loro origine di popolo disordinato, si volle, almeno nel gioco, trovare un minimo di equilibrio e regole sensate.
Se ne incaricò la scuola che ideò questo strano quadrato a macchie nel quale i soldatini potevano muoversi. Nacque il gioco degli scacchi che all’inizio non aveva ne Regine ne Re, ma mamme e papà con intorno figli e zii.
Nella società tribale la famiglia era effettivamente un esercito… Col passare del tempo e le modificazioni sociali anche le pedine cambiarono look.
LA BUROCRAZIA
Parolaccia e pratica odiosa che da qualche parte doveva pur aver avuto inizio, questo moloch sciagurato e onnipresente difetto, o disgrazia sociale e istituzionale pone la sua nascita fra i “Somari” di Lagash, presso la locale scuola degli scribi. In questo luogo lo scriba Enikgal inventa il sistema amministrativo, padre di tutta la burocrazia e non contento realizza anche una precisa mappa fiscale, completando in questo modo la disgrazia.
Il primo pensiero che gli balza fra i neuroni sembra quindi essere dettato dal desiderio, anch’esso insano, di far pagare le tasse ai cittadini, ma nel contempo il primo pensiero dei suoi concittadini è certamente quello di maledirlo.
Del resto l’evidenza di una notevole dose di sadismo di questo personaggio è per molti esperti indice di una altrettanto evidenza nel riconoscere i suoi cromosomi reincarnati in varie forme e giunti fino ai nostri giorni.
Le stimmate dello stato e delle sue leve di comando erano appena nate o abbozzate e mancava solo il tratto finale, ovvero colui che le incarnasse e le trasformasse in pratiche di potere.
Costui è il capo che inizia un percorso per arrivare ad essere Re … ma questo lo vedremo nel prossimo articolo.