
Questo Re fa parte di quei personaggi che per le loro gesta o in conseguenza di quelle si possono spiegare fenomeni attuali o determinare svolte epocali e vale la pena ricordarlo anche se se sulla sua storia c’è ben poco da sorridere.
Questo Re, piuttosto bellicoso, fu colui che diede il colpo di grazia al regno d’Israele, saccheggiando e distruggendo la loro capitale, Samaria, ma soprattutto deportando tutti i superstiti ebrei in altre città.
Dopo aver fatto questo sterminio, peraltro uno fra i tanti, egli continuò per la sua strada in altre battaglie e, poi, al ritorno, volle ripassare da Samaria per ricostruirla, mettendoci al posto degli ebrei delle popolazioni arabe.
Comprendete, ora, quale grande equivoco ha instaurato costui, mescolando ebrei e arabi, ma soprattutto scambiando la residenza di queste popolazioni nella stessa città.
A seguito di tale azione rimase un solo stato indipendente riconducibile al popolo ebreo, nel 720 a. C. ,il regno di Giuda.
Da quel momento, Samaria, poteva definirsi ancora capitale del regno d’Israele anche se abitata da genti arabe?
Tale quesito è alla base, ancora oggi, di dissidi e guerre.
Questo Re, rese, con le continue spedizioni militari, l’Assiria un impero, devastando villaggi e città in tutto il medio oriente e facendo arrabbiare tutti i popoli confinanti.
Spostò la capitale dell’Assiria da Assur a Ninive, facendo diventare quest’ultima, una città straordinaria e piena d’oro e di argento che il Re aveva saccheggiato nel corso delle sue scorribande.
Insomma, aveva creato senza alcun dubbio un potente impero ma aveva creato anche tanti casini e sparso odio fra i popoli, passando alla storia come uno dei più crudeli condottieri del tempo.