IL RITORNO DELLA SACRA STATUA DI MARDUK

Mentre nell’Egitto la dinastia dei Ramesse continua a sfornare faraoni la cui utilità ci sfugge e la loro presenza risulta alquanto insulsa facendo del loro passaggio nella storia qualcosa di assolutamente irrilevante, persino per le ironie e i sottintesi del nostro spirito libero.

Nella vicina, si fa per dire, Babilonia sta accadendo l’esatto contrario, una nuova sfornata di Re dal nome complicato permettono di riportare in auge la grande città di Babilonia e con essa il popolo Babilonese.

Infatti a Babilonia regna un certo Nabucondonosor,  il cui nome se preso alla lettera da un surrogato del dialetto napoletano potrebbe tradursi in “Nabu colui che condonò la sorella”.

Questo Re, il primo di una serie fortunata, ma meno pubblicizzato del secondo che grazie alla grancassa della Bibbia diventò famoso ad imperatura memoria nella storia, ma di questo ne parleremo un’altra volta.

Fermandoci al Nabucondonosor I non possiamo che parlare della unica sua impresa che lo porterà ad essere ricordato e amato dal suo popolo.

Diversi anni prima, durante un periodo sfortunato di Babilonia, essa fu razziata e gli fu portato via la sacra statua di Marduk, che ricordiamo era il grande Dio protettore dei Babilonesi e considerato antenato del Dio protettore della comunicazione.

Tale scempio e offesa era stata perpetrata dal popolo Elamita che se la era portata nella propria capitale, a Susa, mettendola in bellavista come grande trofeo di guerra.

Senza questa statua i Babilonesi si sentivano persi e scarsamente protetti dal loro Dio che era lontano e magari preferiva proteggere quel popolo che lo ammirava.

Era pertanto una faccenda assai seria quella della sacra statua di Marduk che mancava sul piedistallo posto al centro della città, come ad incarnare un vuoto di stima del popolo stesso e il livello di comunicazioni all’interno della città era sotto il livello minimo accettabile senza l’ispirazione del suo Dio di riferimento.

A parte tutto ciò che può sembrare uno scherzo (ma chissà, forse non lo è …) si era posta anche e soprattutto una questione di onore e di dignità del popolo Babilonese che da parecchio tempo, al grido ” a ridateci la statua” spingeva chi di dovere ad intervenire per sanare questa questione nazionale.

Così Nabucondonosor I si dedicò al raggiungimento dell’obbiettivo di riportare a casa la sacra statua di Marduk, sorretto e incitato dal suo popolo partì verso la capitale degli odiatissimi Elamiti, considerati dei ladri, per riportare alla città di Babilonia la sua amata statua.

Le guerre, a volte, nascono sotto delle intenzioni bizzarre, anche se questa intenzione non è così diversa da quella che mosse gli Achei contro Troia … ad ogni buon conto, dopo ben due attacchi poderosi il nostro Nabu distrusse gli Elamini, entrò nella città di Susa e si riprese la agoniata statua, portandola in bella vista a Babilonia fra ali di folla in festa.

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2 pensieri riguardo “IL RITORNO DELLA SACRA STATUA DI MARDUK

  1. Non so chi ha scritto l’articolo ma vorrei dire che Nabucodonosor regna su Babilobua nel VI secolo a.c. mentre le dinastie dei “ramessidi” erano scomparse nel XI secolo a.c.. Tra l’ultimo faraone che portò il nome glorioso di Ramesse, e Nabucodonosor passano 400 anni..

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