
Rotolando nel tempo con coerente e vertiginosa insistenza e curiosità, nel nostro racconto siamo arrivati al 1300 a.C. e mentre compare un alfabeto di 22 lettere a Ugarit, dal quale deriveranno gli alfabeti greco, etrusco, latino, indiano e arabo, viene anche segnalata, in questo periodo, la presenza del popolo ebraico in Egitto, non si sa se si trovano lì perché, da nomadi, hanno perso la strada oppure se sono stati costretti dagli egiziani.
Di questo fatto se ne parlerà a lungo e gli egiziani si pentiranno amaramente ma mentre accadono queste cose fra gli Hittiti inizia l’era del Re Muwatalli II che è necessario conoscere se non altro per non avere una falla nella conoscenza del mondo antico e siccome sono rare le notizie su questo periodo ci piace pensare di colmare questa falla.
Dopo essere divenuto sovrano, succedendo al padre Mursili II, spostò la capitale dell’impero, per motivi finanziari, a Tarthuntassa, nota città del regno dove il peso delle tasse era da record, così da ripianare, con le superiori entrate tributarie, il deficit statale e i suoi debiti.
Non occorre sottolineare quanto possa essere stato deprimente vivere in una città basata sulle tasse, a meno che non dobbiamo trarre le logiche conseguenze sul carattere del popolo che vi abitava, ovvero che oltre ad essere “ottuso” (popolo di Hattusa) era anche scemo.
Muwattalli, una volta lasciata Hattusa, nominò suo fratello Hattusili III governatore di Hattusa. Egli ebbe almeno due figli: Urhi-Teshup che divenne re con il nome di Mursili III e che regnò per poco tempo in quanto fu presto deposto dallo zio Hattusili III, a cui stava stretto il ruolo di governatore e soprattutto perché riteneva il nipote un incapace (fra ottusi era una bella lotta) e l’altro figlio, Kurunta, che rimase come sovrano di Tarthuntassa, mantenendo una posizione di primissimo piano sia durante il regno di Hattusili III sia durante il regno del figlio e successore di quest’ultimo, Tuthaliya IV.
Forte, rude e astuto, fu uno dei grandi sovrani dell’impero ittita: morì in seguito a cause sconosciute pochi anni dopo la seconda battaglia di Kadesh, così vengono definite dagli storici quando vogliono coprire imbarazzanti verità,. Oltre che per essere stato il sovrano che ha combattuto la battaglia di Kadesh, è noto per aver stipulato un trattato di subordinazione con Alaksandu, sovrano del territorio di Wilusa, da identificare forse con la Ilio/Troia dei poemi omerici.