
La storia dell’uomo procede inevitabile lasciando sul terreno città e popoli che raggiungono il loro oblio attraverso un declino spesso silenzioso agli occhi dei posteri ma tragico per il loro vissuto.
Immergiamoci, per un momento, nel periodo attorno al 1400 a.C. per dare voce a quei popoli o città che si prestano a diventare storia o leggenda.
Nonostante il maremoto, l’eruzione devastatrice del vulcano, troviamo i cretesi ancora intenti a ricostruire i loro palazzi.
In prima battuta tutto questo sembra alquanto encomiabile da parte di un popolo fiero della propria terra ma, a guardar bene, vediamo in questa operazione un tratto uniforme della cocciutaggine dei popoli affacciati sull’egeo (vedesi le continue ricostruzioni di Troia), tratto encomiabile e normalmente virtuoso ma accompagnato da una mancanza di polso della protezione civile che avrebbe quantomeno impedito di ricostruire ancora nello stesso posto, piuttosto esposto alle catastrofi ambientali.
Come se ciò non bastasse, i Cretesi, appena risollevatosi dal disastro, si videro invadere dai popoli greci.
Allora capirono che era proprio finita perchè contro le calamità naturali ci si adatta ma contro gli Achei …
Anche il regno assiro non se la passa bene, nel 1435 a.C., viene saccheggiato dagli Hurriti di Mitanni che li sottomettono grazie alla loro enorme superiorità vocale (le urla degli Hurriti sono devastanti) e le pazze iniziative dei mitomani di Mitanni.
Tutto questo avveniva mentre a capo dei Cassiti di Babilonia c’era un certo Kurigalzu, imprenditore, di origine sarda, nel settore delle calze che vale la pena citare, se non altro, perché potrebbe essere il primo stilista della storia e, mentre a capo degli Ittiti c’era un certo Tudhalia, anch’egli imprenditore nel ramo della botanica (si dice che fosse il più grande produttore di Dalie dell’epoca), che dopo aver fatto abdicare il precedente Re Muwatalli (altro imprenditore stavolta nel campo dei metalli) accusandolo di aumentare le polveri sottili con le sue fabbriche, avendo anche messo da parte suo cognato e correggente, Arnuwanda, che dicono fosse anche suo figlio, qualcuno dice persino sua figlia… mah … di questi tempi e in quei luoghi nulla poteva essere certo e date le premesse il declino era assicurato.
L’evento più famoso del suo regno fu, comunque, la conquista del territorio di Assuwa. Assuwa è creduta essere l’origine dell’Asia, anche se c’erano molti territori all’epoca che Assuwa comprendeva, tra cui i territori di Taruisa e Wilusiya, che sono ora identificati in Troia, sebbene non ci siano prove evidenti per spiegare come due appellativi di regione si riferiscano ad un solo territorio.
Come tutte le cose narrate fin qui non si poteva che concludere questo primo assaggio della grande storia dell’umanità con un’ambiguità … e che nel futuro, se ci sarà, qualcuno ci protegga o abbia pietà di noi.