
Popolo alquanto strano che si conoscerà meglio più tardi, ma che già ora è meglio non stargli accanto per più di tre giorni, in quanto dopo tale limite esso emana un puzzo terrificante.
Non si sa se fossero degli sporcaccioni o se questo difetto fosse dovuto alle loro sembianze vagamente somiglianti a pesci (da cui probabilmente l’origine del loro nome: Ittiti) oppure se semplicemente avevano un alito pesante.
Una cosa però apparve a tutti certa, essi possedevano una naturale arma letale che presto impareranno ad usare.
Intanto la voce della buona riuscita dell’invasione accadica (vedere articoli precedenti e se non lo avete fatto è il caso di provvedere) si sparse per tutto il mondo, ne parlarono le televisioni e i giornali e ciò indusse altri popoli a emularli.
Fra questi popoli, i primi a tentare una nuova invasione, furono i Lulubi che però non ebbero grande fortuna e vennero respinti dagli Accadi, mentre i Guti, che li seguirono, trovarono la strada spianata dalla indefessa filosofia fatalista degli Accadi che non trovarono giusto opporvisi.
L’ineffabilità della venuta dei Guti portò alla resa rassegnata di tutti gli Accadi e la conseguente instaurazione di una tirannia seriosa, dove il sorriso era punito con il taglio della lingua e le barzellette messe al bando.
Il regno si trasformò in un lugubre assortimento di genti dal muso lungo, senza diverimenti e svaghi.
I GUTI
Popolo dal carattere estremamente serio, anzi, eccessivamente serioso che riuscì a vincere gli Accadi proprio convincendoli, seriamente, che si poteva prevedere la loro sconfitta, e gli Accadi ammisero che se ciò doveva accadere sarebbe ovviamente accaduto e quindi era inutile continuare a respingerli e difedersi.
I LULUBI
Strana popolazione riconoscibile dal loro intenso ululare soprattutto notturno che non riuscì, però, a spaventare gli Accadi e perciò vennero arrestati per schiamazzo notturno e rinchiusi in prigioni simili ai canili.