
Come tutti i grandi narratori e miscelatori di verità storiche, anche noi abbiamo attinto all’immenso sapere storico e alla letteratura di specie, ovverosia alle cosiddette fonti storiche.
Per scacciare dubbi impietosi, chiariamo subito cosa intendiamo per “fonti”.
Onestamente ammettiamo che il nostro pensiero si era predisposto a considerare le fonti di tipo oligominerale, ma siccome alcune promettevano fegati centenari e altre di tornare indietro di dieci anni, avendo necessità più ardite, nostro malgrado, abbiamo dovuto accettare le fonti tradizionali provenienti dagli esperti, che come è noto non sono certo degli astemi.
Del resto, solamente delle menti annebbiate dall’alcool o da tante bollicine di anidride carbonica, potevano inventare delle storie così bizzarre e ad alto impatto emotivo.
Inoltre, avendo una natura fondamentalmente pigra, non riteniamo utile sforzarci a trovare altri percorsi di narrazione, generando confusione nei lettori e disaffezione verso le scienze tradizionali, insomma, ci si può divertire anche, semplicemente, interpretando a nostro modo le fonti tradizionali … o quasi!