LE FONTI SCRITTE
La prima e imprescindibile categoria di fonti da tenere in considerazione è senza alcun dubbio quella delle “fonti scritte”.
Vogliamo specificare che per noi in questa categoria annoveriamo in modo assolutamente esclusivo, le parodie, di cui non bisogna affatto decurtarne la veridicità e la validità escatologica (modo erudito per dire che occorre prenderle sul serio … e non sull’Adda), le opere buffe e … le buffe opere (qui potremmo racchiudere quasi tutto il genere letterario).
Ma non fermiamoci all’ovvio e includiamo in questa importante categoria le riviste umoristiche (ovvero i quotidiani, le riviste settimanali, Stop, Eva, Panorama, Sorrisi e canzoni TV, Novella 2000, ecc…. tralasciando Topolino, Linus e altri fumetti troppo seriosi !!!).
LE FONTI MUTE
La nostra sete di sapere e il nostro approccio non potevano farsi mancare anche quelle fonti che hanno avuto la maggiore difficoltà di reperimento da parte degli “esperti”; parliamo delle fonti cosiddette “mute”!
Queste fonti sono facilmente raggruppabili in famiglie, per lo più “onorate” e visibili anche in logge massoniche.
Agglomerati di questa specie sono, infine, stati ritrovati dai nostri emissari in località sull’Aspromonte e in Sicilia e la scomparsa del nostro emissario che indagava nei luoghi tipici delle fonti mute … lascia spazio a deduzioni che vanno oltre i luoghi comuni e si fanno tristemente concrete e reali nel definire questa categoria in modo molto serio e pericoloso ma anche, ahimè, attendibile e se non altro degna di essere presa in esame e valutata ivi comprese le rivelazioni dei protagonisti di queste fonti, ovvero il club dei pentiti.
In ogni caso, per mera prudenza, se ne deduce che è meglio non parlarne molto di queste fonti.
LE FONTI ORALI
Non volendo tralasciare alcuna informazione vagamente utile al nostro scopo, dobbiamo necessariamente dare presenza e attenzione anche alle fonti cosiddette “orali”, intendendo, inopinatamente, quelle fonti fatte d’oro !!!
Trovandoci nello stato di indigenza materiale e dovizia intellettuale, possiamo anche andare oltre questo “alto” concetto e accettare, in questa “chiacchierata” categoria, tutto ciò che riguarda i pettegolezzi, gossip, le barzellette, i “si dice” … tutte cose decisamente poco professionali e scarsamente attendibili ma indubitabilmente ad alto impatto spettacolare.
LE FONTI ENDOVENE
Una volta intrapreso un certo tipo di metodo, abbiamo dovuto allargare i nostri orizzonti e per completezza di informazione abbiamo preso in esame, dopo quelle “orali” anche le fonti “endovene”.
Queste fonti sono frutto di allucinazioni da parte di presunti specialisti del settore, detti spacciatori, che fra uno spinello e l’altro hanno decantato fantasiose e policromatiche storie, esse si distinguono fra quelle leggere e quelle pesanti e vi sono persino movimenti politici che vorrebbero ufficializzare, almeno, quelle leggere .
LE FONTI ANALI
Infine abbiamo aperto la nostra mente anche a quelle fonti che non hanno diritto di presenza sociale, ovvero le fonti chiamate “anali”.
Non c’è nulla da scandalizzarsi perché trattasi di fonti ben note ma che valgono quel che valgono… confezionate, si fa per dire, con grande appello di parti umane.
Di solito non hanno uno specifico colore politico, il loro colore è tutto uguale, pertanto tutte le notizie pervenute attraverso i politici entrano di diritto in questa speciale categoria.
Le fonti anali sono, per lo più, di pessima fattura, volgari e il più delle volte rappresentano il mondo maleodorante delle falsità, che siano esse solide nella prefazione, liquide nella loro vaquità o gassose nella loro facile dispersione.
Comunque la storia è fatta anche di questo materiale, che piaccia o meno, ma è così!