LA PRIMA ROMA DI ROMOLO

Romolo tratteggiò i confini della nascente città, ma dentro questi confini vi erano solo alcuni pastori ed essere un Re di alcuni pastori non deve essere risultato molto eccitante.

Perciò, Romolo fece una gran pubblicità in tutta l’area, invitando tutti coloro che chiedevano asilo, rifugiati, esiliati, anche i criminali, schiavi fuggiti e ogni altro derelitto che non poteva essere accettato benevolmente presso le città circostanti, a venire a vivere in città e, in men che non si dica, la città si popolò e il colle Palatino non fu più sufficiente.

Romolo, quindi, allargò i confini e riempì ben cinque dei sette colli circostanti.

Incredibile constatare quante strane e anche brutte persone vi erano in giro da quelle parti e altrettanto indicativo era pensare a quale tipo di vita vi si era instaurata in città, con tutte quelle persone non sempre raccomandabili e certamente difficili da far coesistere e convivere insieme.

Pensare che le radici di Roma hanno queste caratteristiche la dice lunga sulla voglia di riscatto, anche rabbiosa, che aveva questa nuova comunità.

Occorre precisare che, richiedenti asilo, rifugiati e schiavi, tranne i criminali, non necessariamente erano delle brutte persone ma certamente avevano un gran desiderio di riscatto e Romolo incanalò queste incazz… ehm, attese, creando una comunità altamente combattiva e competitiva.

Infatti una delle caratteristiche che accomunavano tutte le genti era l’astio verso le città e le popolazioni vicine che non erano state tenere con loro o, a dirla in modo pacato, non molto accoglienti.

Questo unione di persone in un luogo solo fece preoccupare non poco il vicinato che vedeva con sospetto la nascita di una città fatta da scarti e ribelli.

Intanto Romolo divise la popolazione fra coloro che potevano combattere e quelli che non erano in grado di farlo, a quel tempo non era ancora diffuso il vizio dei finti riformati e invalidi, perciò i combattenti formarono un nutrito esercito.

Prese, poi, le genti di origine nobile e formò un organo istituzionale chiamato Senato, per discutere le questioni della città e istituì i Comizi curiati con il compito di emanare leggi e tutti costoro erano volontari ovvero non erano pagarli, questo vizio, di essere pagati per governare, pertanto, non è da attribuirsi alle origini romane, non era congenito ma verrà ad instaurarsi più tardi.

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