HIRAM I° IL GRANDE RE DI TIRO

In questo anarchico inizio del nuovo millennio, dove i grandi soggetti del passato erano in declino, spiccavano alcuni piccoli centri di potere, come il regno di Davide e la città di Tiro, tradizionalmente e orgogliosamente Fenicia, governata dal Re Hiram I° di biblica memoria.

Figlio del Re Abiball, uno che prometteva molto ma manteneva poco, egli divenne un punto di riferimento per i popoli mediorientali ma soprattutto ebbe un grande rapporto, non si sa se di amicizia o solo d’affari, con Re Salomone.

I due personaggi biblici facevano comunella e si aiutavano a vicenda anche se a guardar meglio sembrerebbe che fosse Hiram ad aiutare Salomone.
Sta di fatto che il regno di Salomone era in situazione di dipendenza tecnologica dalla città Fenicia, con grande goduria di Hiram che, abbiamo il sospetto, ne approfittava.

D’altra parte pochi sanno che se non fosse stato per l’aiuto di Re Hiram di Tiro, il già celebrato Davide, padre di Salomone, non sarebbe riuscito a costruire il suo palazzo a Gerusalemme, infatti Hiram diede la consulenza tecnica e il materiale pregiato per realizzarlo e così fece anche con Salomone che si rivolse a lui per costruire il proprio palazzo e il grande tempio di Gerusalemme visto che da solo non sarebbe stato capace di costruire neppure la capanna dello zio Tom.

Il caso più eclatante fu rappresentato dal famoso ramaio omonimo del Re di Tiro che i maligni dicono fosse in realtà lo stesso Re che si camuffava da ramaio essendo quello il suo hobby preferito.

Grazie a questo Hiram il ramaio, inviato a Gerusalemme, la forma degli elementi più importanti del tempio di Salomone, tra i quali vi erano le imponenti colonne di bronzo Yakin e Boaz, coronate da capitelli e ghirlande, e altri ornamenti tipici delle arti di Tiro, come i leoni o i cherubini ispirati a quelli che ornavano il tempio della dea Astarte nella città fenicia, divennero delle caratteristiche peculiare del grande tempio di Salomone.

I grandi tronchi di legno di cedro e di cipresso del Libano venivano portati in perenne processione da Tiro a Gerusalemme e pure badilate di oro transitavano dalla città fenicia fino a Gerusalemme per la costruzione e l’abbellimento del tempio mentre in cambio Salomone offrì venti città della Galilea nella zona di Chabulon.

In realtà Salomone cercò di rifilare le più scarse città che aveva ma, Re Hiram, furbo, andò a vederle e pur avendo capito che gli stava rifilando un bidone, li accettò lo stesso, perché in fondo aveva manie di grandezza e non gli bastava più solo la città di Tiro.

I due fecero anche altri affari insieme come la costruzione di una flotta commerciale che rese molta fortuna ad entrambe; anche in questo caso i marinai che comandavano la flotta erano Fenici di Tiro notoriamente specializzati in mare, perché altrimenti fosse stato per i marinai di Salomone sarebbero falliti entrambe.

La condotta di Hiram gettò le basi dello splendore di Tiro con la costruzione di splendidi palazzi, templi e strutture varie oltre ad ornamenti per la città che divenne una grande metropoli, lasciando a Salomone la fama di saggio e di grande Re del suo popolo che la bibbia ha celebrato ed esaltato consacrandolo nella storia, mentre lui pur governando per sé la città di Tiro venne dimenticato … magari non farebbe male almeno di farci qualche domanda, per esempio: Forse che Salomone volle sminuirne l’importanza per non far sapere della sua dipendenza?

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