
La caratteristica dell’età della resistenza ha delle conseguenze anche in campo economico dove si diffonde una pratica che ancora oggi trova proseliti in molte parti della terra ma che in quel periodo diventò filosofia vivente di ogni rapporto sociale.
L’essenza della pratica economica basata sul baratto sta in queste poche frasi:
“… Se tu dai una cosa a me, io poi do una cosa a te…” Presupponendo che il patto di scambio sia rispettato.
Ma spesso si finisce che qualcuno non dà niente e se proprio deve dare qualcosa, allora si dà una valanga di legnate. Infatti, il baratto, partito con presupposti di corretto scambio mercantile, data la sua interpretazione, si è subito mutato in ricatto…
Perciò il mantra cambiò in questo senso:“… Se tu dai una cosa a me, io non restituisco una cosa a te…” e questo generò frustrazione, rabbia, depressione e di conseguenza … vendetta.
L’economia aveva preso già la forma di cinico evoluzionismo dove alcuni soggetti finirono per distinguersi.
Fra i soggetti più interessanti da ricordare in questo campo troviamo il Tirannosauro.
Si trattava di un soggetto della peggiore specie, iroso e maniaco, aveva un comportamento che non seguiva dei passaggi logici ma preferiva andare sempre alla ricerca di una “soluzione finale” per ogni cosa.
Soggetti di questo tipo vengono al mondo in ogni periodo della storia e anche in quella recente ne possiamo scorgere gli indelebili tratti.
Ma anche un altro soggetto può essere annoverato come stereotipo di questo periodo e lo possiamo chiamare “Homo Testones”.
Un soggetto al quale era sempre meglio non dire di no e che occorreva, con la massima prudenza, non contraddirlo in alcun modo.
Tale soggetto seguiva dei comportamenti che possiamo riassumere fra il perseguitato e il perseguibile, aveva sempre l’impressione di essere vittima e in questo modo appariva al mondo con il corredo di un pessimo carattere, un disadattato, asociale, cupo che vedeva sempre la parte scura di ogni cosa e il suo pessimismo cosmico poteva essere riassunto in questa sua famosa frase:
“il passato è passato, il presente purtroppo è qua e il futuro … porteremo pazienza”.
Lasciamo questa fase evolutiva e ci apprestiamo ad entrare nell’ultima fase del periodo preistorico, anche perché andare oltre diventerebbe noioso.
Quest’ultima fase la chiamiamo “l’età dell’invidia” e sarà l’oggetto del prossimo articolo.