
Una volta c’era un uomo di nome Abdi-Ashirta. Non un nome che incontri tutti i giorni, vero? Ma quando indossi la corona di un regno siriano, puoi chiamarti come ti pare, giusto? Giusto.
Abdi-Ashirta era il sovrano di Amurru, una posizione di prestigio, e in molti pensavano che fosse servile nei confronti degli Egiziani, ma è qui che le cose si fanno interessanti. Vedi, il nome di Abdi-Ashirta significa “Servo di Asherah”. Ora, Asherah non è certo un faraone egiziano. È una dea cananea, la consorte di El, il supremo dio semitico. Quindi, mentre potrebbe sembrare che Abdi-Ashirta stesse facendo capolino ai suoi signori egiziani, il suo nome suggerisce che aveva ben altre intenzioni.
Un altro personaggio degno di nota in questa trama è Rib-Adda, il re di Biblo. Rib-Adda, il cui nome significa “Grande Babbo”, era un po’ irritato con Abdi-Ashirta.
Abdi-Ashirta aveva l’abitudine di allungare le mani sulle terre di Rib-Adda, cercando di espandere i confini del suo regno. E Rib-Adda, che evidentemente era molto affezionato ai suoi terreni, non era affatto contento.
Le lettere di Amarna, un fascio di corrispondenza diplomatica dell’antico Egitto, ci danno un assaggio di questa disputa territoriale. In una di queste lettere, Rib-Adda si lamenta con il faraone Akhenaton, che stava probabilmente sorseggiando un cocktail sul suo trono in Egitto, dei tentativi di Abdi-Ashirta di estendere il suo regno.
Non sappiamo esattamente come si è conclusa questa disputa, ma Rib-Adda ha avuto l’ultima risata, almeno per quanto riguarda la narrazione storica. La morte di Abdi-Ashirta è menzionata in una delle sue lettere a Akhenaton. Ma Rib-Adda non ha festeggiato a lungo, perché il trono di Abdi-Ashirta è passato a suo figlio, Aziru.
Aziru, il cui nome significa “Il Mio Aiuto È El” ma che significa anche che vale zeo, ha preso le redini del regno di suo padre. Probabilmente ha ereditato anche la disputa territoriale con Rib-Adda, ma questo è un altro capitolo della storia.
E così, nella tela intricata dell’antica storia del Medio Oriente, i nomi di Abdi-Ashirta, Rib-Adda, e Aziru sono ricordati. Servi di dei, rivali di re, e personaggi di una storia che risuona attraverso i secoli. E non importa quanto strani possano essere i loro nomi, o quanto complicati possano essere i loro conflitti, la loro storia ci ricorda che, alla fine, siamo tutti solo servi di qualcosa, che si tratti di un dio, di un re, o della nostra ambizione.