Shaushatar Re di Mitanni

Shaushatar, il quinto re di Mitanni, era l’epitome del monarca mesopotamico di successo. Nel pieno della sua gloria, intorno al 1440 a.C., riuscì a raggiungere l’apogeo politico e militare, conquistando la città di Assur e assicurando il controllo di Ugarit. Ma questa, mia cara gente, non è solo la storia di un re e delle sue conquiste. È un viaggio epico intriso di strategie militari, ingegneria innovativa, feste celesti, e non da ultimo, un saccheggio di proporzioni colossali.

Immaginatevi Shaushatar che guarda le mura di Assur, la lussuosa città governata da Ashur-nadin-ahhe I. Il suo obiettivo: le porte del palazzo reale, fatte interamente di argento e oro. Questo non era un semplice saccheggio, era un’opera d’arte. Shaushatar era un connaisseur delle opere d’arte, tanto che quando mise le mani sulle porte in argento e oro, non si limitò a derubare il palazzo reale, ma le fece trasportare con cura fino a Waššukanni, la sua capitale. Questo atto di rapina estremamente sofisticato è documentato in una fonte ittita posteriore, il trattato tra il sovrano ittita Šuppiluliuma e il mitannico Shattiwaza.

Dopo quel colpo audace, l’Assiria fu costretta a pagare un tributo a Mitanni fino all’epoca di Assur-uballit I, che regnò dal 1365 al 1330 a.C. Questo dettaglio può non apparire nelle liste reali assire, ma è quasi certo che in quel periodo l’Assiria fosse governata da una dinastia locale tributaria di Mitanni. E nonostante il vassallaggio, l’Assiria continuò a prosperare culturalmente, costruendo templi dedicati a Sin e Šamaš.

Ma l’ambizione di Shaushtatar non si fermò a Assur. Durante il suo regno, anche Aleppo, Nuzi e Arappa furono incorporate nel regno di Mitanni. Prove di ciò sono state rinvenute negli scavi del palazzo del Principe della corona di Arappa e in una lettera di Shaushtatar rinvenuta nel palazzo di Shilwateshub, figlio del re di Nuzi. Queste testimonianze svelano la grande passione di Shaushtatar per l’arte, con sigilli che raffigurano eroi e geni alati, impegnati nella caccia di leoni e altri animali, e un sole alato. Un secondo sigillo, attribuito al leggendario Shuttarna I ed usato da Shaushtatar, presenta un stile prettamente accadico.

La superiorità militare di Mitanni, e di Shaushtatar in particolare, può essere stata basata sull’uso del carro da guerra a due ruote. Questa innovazione tecnologica potrebbe essere stata appresa dai Maryannu e introdotta in Mesopotamia dagli Hurriti. Un testo sull’allevamento dei cavalli da guerra, scritto da Kikkuli di Mitanni, è stato ritrovato negli archivi di Ḫattuša, testimonianza di quanto fosse avanzata la conoscenza militare di Mitanni.

Infine, Shaushtatar potrebbe essere stato il sovrano di Mitanni che sfidò l’espansionismo egizio di Thutmose III. Inoltre, durante il regno di Amenhotep II, riuscì a riconquistare la media valle del fiume Oronte, che era caduta sotto il controllo egizio. Nonostante gli sforzi di Amenhotep II di lanciare una campagna in Siria intorno al 1425 a.C., non riuscì a raggiungere l’Eufrate.

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